venerdì 21 aprile 2017

Speed draw di una tavola ignota



Le sigle degli anime sono state scelte abbastanza a caso...One Punch Man, perchè sono ancora un pò in fissa ed è obiettivamente bellissima la sigla...(estesa perchè se no riempiva poco) Trigun e Saiyuki perchè sono la mia infanzia più cazzuta.



La tavla è incompleta, mi è venuto in mente di ripredere solo quando l'avevo già iniziata e obiettivamente ci stavo mettendo troppo così ho fermato ad un certo punto...amen, sarà quel che sarà.

In più la messa a fuoco automatica ha un pò fatto casino...

lunedì 10 aprile 2017

"Ma voi ci campate con quello che vi piace fare"? CRONACHE DI UN CORSO DI FUMETTO AL LICEO

È il 10 aprile 2017. Una mattina bella, soleggiata e anonima. Un Lunedì mattina per la precisione.


È in questo clima che due loschi figuri col nome del sottoscritto e di Ludovico Miragoli si apprestano a “tenere” un corso di fumetto ad alcune classi del Liceo delle Scienze Umane “Sofonisba Anguissola" di Cremona.
Ma come si può intrattenere un pubblico di ragazzi che delle lezioni sono nati con le palle piene e del fumetto non sanno o pensano di sapere granchè?
Difficile entrare in una classe di una ventina di alunni, per la stragrande maggioranza ragazze, e sapere veramente a cosa andrai incontro…Magari ti capita il buffone di turno, che risponde sornione ad ogni tentativo di comunicazione fra le due parti,  o magari il sapientone, che pensa  di sapere o ne sa più di te e battendosi per farlo vedere a tutto il creato ti indispone risvegliando quella vena di misantropia che silenziosa riposa dentro di te… o ancora, nel peggiore dei casi, la classe non viene coinvolta, non riesce a ricevere il tuo messaggio e l’interazione, che da sperata e fallita diventa totalmente inesistente, trasforma le due ore successive in un inferno di imbarazzo e sudore ascellare.

Tutti pensieri, questi, che frullano nella mente di una persona che come me si è approcciata già in altre circostanze a lezioni di fumetto (precisiamo, o erano bambini delle elementari, delle medie o amici e conoscenti) ma non ha mai cementificato l’attitudine all’insegnamento in maniera  abbastanza professionale. 

Le rappresentanti d'istituto ci scortano alla classe designata come i secondini del "Miglio Verde" scortano John Coffey ed ora ci osservano da fuori la porta
La professoressa ci saluta, ripulisce la cattedra dal suo materiale e ci dà carta bianca. Nessuna introduzione, nessun intermediario. Ore 9.15, è iniziata!

Non mi soffermerò troppo a lungo su ogni dettaglio dei brevi corsi alle due classi, entrambe terze, del liceo ma come ben sperato, lentamente e con il linguaggio giusto siamo riusciti (in particolare Ludovico, già addestrato nei corsi delle scuole con il socio Motta Baluffiano Michele Nazarri) ad acquistare l'interesse generale delle più di venti ragazze e ragazzi, giustamente partiti un pò freddi e privi di aspettative.


Le domande spesso sono il mezzo migliore per intrattenere una lezione. La partecipazione, la richiesta di un quesito, semplice o difficile che sia, mette gli interlocutori nella situazione di far valere il proprio pensiero e non solo di ricevere nozioni a raffica. “Avete mai letto un fumetto?”, “Avete mai visto un cartone animato e se si quali?”, domande semplici e banali ma che ci hanno aiutato ad introdurre il tema del MANGA così che tutti/e potessero sentirsi coinvolti.
A questo punto non è necessario raccontare dell’istante di panico in cui alla terza ora Ludovico è dovuto andar via e mi sono ritrovato a far lezione da solo imparando a sciogliermi di più…o contare il numero di parolacce usate per enfatizzare l’importanza di “Ken il guerriero” nella cultura moderna. Esprimere l’emozione di vedere persone affascinate dai lavori che tu per primo ritieni magari appena passabili o mediocri, descrivere il momento di disegno collettivo in cui ogni allieva doveva disegnare la sua controparte “Chibi”. Tutto questo è il sunto, ma non è quello che veramente mi è rimasto. Sono emozioni si, ma non sono la prima cosa che mi viene in mente quando penso a stamattina.
Quello che veramente mi è rimasto impresso sono state le domande che hanno fatto alcuni ragazzi e ragazze:

 “Siete bravissimi, mostruosi…ma perché non siete famosi?”

“Ma voi ci campate con quello che vi piace fare?”

Domande alle quali abbiamo risposto con la massima onestà e quindi in maniera negativa ma che nonostante la consapevolezza dei fatti non hanno potuto non farmi venire un po' di amaro in bocca…

Mi sono sentito personalmente in discussione ( e giustamente)

All’alba dei 25 anni inizierò l’Accademia di Belle Arti, proprio perché voglio diventare realmente “bravissimo e mostruoso”, migliorando le competenze, ampliando le conoscenze, incntrando gente nuova e del settore…ma soprattutto perché con quello che mi piace IO ci voglio campare. Che sia in questo paese o in un altro, che sia domani o tra 5 anni…

E magari, dico magari, un giorno entrare in un’altra classe e sentirmi domandare:

 “Ma come fai a vivere di quello che ti piace fare?”


domenica 2 aprile 2017

Tra CELLULOSA e CELLULOIDE



Sarò conciso. A nessuno piace quando la gente blatera a caso, specie se non ha nulla da dire in particolare. Queste, sono tre delle ultime illustrazioni, se così si possono definire, che ho realizzato nelle ultime settimane. Alla notizia che non sarei dovuto uscire con il mio ultimo lavoro per l'imminente fiera di Napoli (il COMICON) ho tirato un sospiro di sollievo e mi sono subito dedicato all'arte millenaria del "cazzeggio".

Ma visto che come come i sogni, la fantasia trae le sue basi dalla realtà che ci circonda non ho potuto fare a meno di essere influenzato dai film  vecchi e nuovi che mi sono (ri)guardato in questo periodo...





CHAPPIE/ HUMANDROID: Terzo lavoro di Neil Blompkamp, regista di District 9, mi aveva spiazzato sul finale quando lo vidi in sala. Ma è invecchiato bene, la storia colpisce, lascia il segno e Hugh Jackman, ben lontano dalla figaggine di "Logan" definisce un villain che è tutto quello che fa paura al giorno d'oggi: il maniaco dell'ordine e della sicurezza, il conservatore senza scrupoli e disposto a tutto, la dimostrazione che non è chi è senza valori ad essere una minaccia alla libertà. Mentre il robot Chappie impara da un gruppo di gangster dei bassifondi valori e colpe della società moderna.

Quindi, visto il mio amore incondizionato per tutto ciò che ha personalità non ho potuto fare a meno di dedicare uno SKETCH a Yolandi, co-protagonista del film e cantante nel duo Die Antwoord.

     ALIEN ( quello di Ridley Scott) : Capolavoro fusione tra brivido e fantascienza è una di quelle collaborazioni, quella tra Scott e il maestro Hans Giger, che ha donato alla storia del cinema ed alla cultura popolare l'antitesi di E.T l'extraterrestre. Avendo il dvd da tempo ma non avendolo mai più riguardato non potevo esimermi dal dedicare un foglio fabriano F2 a Ripley e la "sua" creatura, l'alieno xenomorfo, protagonista insieme a lei di 4 film di successo della saga "Alien" (Sia, chiaro, reputo ognuno dei seguiti un buon film).


JOHN WICK / JOHN WICK: CHAPTER 2: Revenge movie dalla trama basica in cui un Keanu Reeves in formissima dimostra qual'è la differenza tra un Action di classe e tutto il resto. In un mondo in cui ogni cosa è gestita da crimine organizzato e congreghe di sicari d'onore per i quali è impossibile non perdere la testa (per lo stesso principio della personalità prima definito), sarà l'ex pezzo da novanta, "Babayaga", l'uomo nero ad essere costretto a tornare in servizio e far vedere ai pivellini come si uccide ancora una volta. Adrenalina a mille e classe altissima per entrambi i capitoli della saga.
Si, lo so, ho mentito, non sono stato affatto conciso...

Live Drawing SKETCH_Inked Yolandi



Questo l'avevo fatto una settimana fa, prima di aprire il Blog. Il consiglio implicito in questo caso era guardare Chappie, film di fantascienza di Neil Blomkamp, già acclamato regista Sud Africano per District 9 e Elysium.



Il soggetto dello speed Draw è Yolandi, artista cantante del duo Die Antwoord che nel film ha un ruolo chiave risultando a tutti gli affetti coprotagonisti insieme al robot Chappie che in Italia e buona parte del mercato europeo ha preso il nome di HUMANDROID.




Speed SKETCH_inked Dick Tracy (1990)





Come primo post delle "Imprevedibili virtù dell'Ignoranza" me la gioco in casa presentando lo speed sketch da poco realizzato di Dick Tracy, personaggio fumettistico e cinematografico che ho potuto apprezzare nel film di Warren Beatty del 1990.



La pellicola è un noir con una fotografia realizzata prediligendo i colori primari: Rosso, Blu e Giallo. I suoi personaggi si presentano uno più caricaturizzato dell'altro ed il rapporto tra Dick Tracy ed il boss della malavita Big Boy Caprice, interpretato da Al Pacino con il doppaggio di Ferruccio Amendola, ricorda in maniera più sopra le righe quello tra Al Capone e l'ispettore Eliot Ness de "Gli Intoccabili". Insomma, un tuffo in  quegli anni 20/30 del proibizionismo e dell'ascesa del crimine organizzato. Un cinecomics ben realizzato, seppur finito per molti nel dimenticatoio e che mi sento personalmente di consigliare a chiunque abbia tempo e voglia di ripescarselo, magari aiutato da Netflix (io l'ho beccato con le aggiunte di questo mese).



P.s: Il film ha vinto anche 3 oscar di cui uno per la canzone originale "Sooner or Later" di Madonna che nel film interpeta anche la languida Mozzafiato Mahoney ed è...veramente mozzafiato.